vineri, aprilie 24, 2009

Risposta di Gianfranco Fini alla mia domanda durante la conferenza stampa alla Camera (23/04/2009)

Miruna Cajvaneanu (Agenzia Hotnews):“Presidente Fini, la Romania ha dovuto adeguare le proprie politiche sociali a favore dell’integrazione delle minoranze, come condizione in vista dell’adesione all’UE. In Italia, tra 5-10 anni, la comunità più grande di nuovi italiani sarà quella romena, con più di 600 000 persone. Lei considera che l’Italia sia pronta, dal punto di vista legislativo, ad accogliere questa minoranza secondo gli standard europei?”

Risposta Gianfranco Fini: “Tutti i romeni onesti sono benvenuti in Italia, e rappresentano un’opportunità di crescità per la nostra società e nessuno deve rivolgere giudizi negativi per alcuni pochi e rumorosi episodi criminali. E’ giusto porre questa domanda alla società italiana, e io sono convinto che la società italiana tra 15-20 anni sarà diversa dalla società di oggi, perché saranno sempre più presente e integrate quelle comunità che vivono sul nostro territorio, e questi stranieri diventerano nuovi cittadini italiani.” Poi cita l’esempio della Romania, che ha all’interno del Parlamento dei rappresentanti delle minoranze presente nel paese, aprendo la prospettiva di adeguare anche la legislazione italiana a questa nuova realtà, come “garanzia dell’integrazione”, auspicando che anche la società italiana dia una risposta positiva a “questa sfida culturale, oltre che legislativa”.

La risposta di Fini alla mia domanda- soprattutto il riferimento ai futuri parlamentari rappresentanti delle minoranze- è stata ripresa anche davarie agenzie. Ecco L’Espresso (citando AGI) e Wall Street Italia, citando APCOM

“IMMIGRATI: FINI, STUDIARE RAPPRESENTANZA PER MINORANZE- Il presidente della Camera, Gianfranco Fini, rilancia un tema destinato a suscitare dibattito nel paese: la possibilita' di rappresentanza in Parlamento per le grandi minoranze di immigrati presenti in Italia. "La presenza di minoranze all'interno delle Assemblee legislative, come garanzia di integrazione delle medesime minoranze nella societa' - ha detto Fini - credo sia una grande questione di carattere culturale, che deve essere affrontata. Il mio auspicio e' ovviamente che la societa' italiana sia pronta, anche se sara' un dibattito impegnativo, anche ci saranno momenti difficili. Ma, ripeto, il mio auspicio e' che la societa' italiana sia pronta". Fini, parlando nel corso della conferenza stampa a termine della visita a Roma della presidente della Camera della Romania, Roberta Anastase, ha ricordato che la Costituzione del paese balcanico prevede l'obbligo di rappresentanza in Parlamento delle minoranze presenti sul territorio romeno. (AGI)- L’Espresso 23 aprile

Roma, 23 apr. (Apcom-Nuova Europa) - Il presidente della Camera Gianfranco Fini si dice possibilista sulla possibilità di aprire ai rappresentati delle minoranze straniere in Italia il Parlamento. Rispondendo a una domanda nel corso della conferenza stampa congiunta con l'omologo romeno Roberta Nastase, Fini ha dichiarato che "la rappresentanza parlamentare delle minoranze è una grande questione che deve essere affrontata". "Auspico che ci sia un dibattito su questo tema e spero che la società italiana sia pronta. La società italiana tra 15-20 anni sarà diversa da quella odierna, per la presenza di cittadini che fino a pochi anni fa avremmo definito stranieri e che saranno integrati e inseriti nel nostro tessuto sociale. Sarà una sfida culturale oltre che legislativa", ha aggiunto Fini. Oggi la comunità romena è la più numerosa tra quelle straniere in Italia.

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