sâmbătă, aprilie 25, 2009

L'Aquila: I bimbi romeni



Due volti, due bimbi romeni:

Antonio Ghiroceanu, i suoi cinque mesi non li ha compiuti, perché la sua breve vita è finita quella mattina del 6 aprile; se n'è andato insieme alla mamma Darinca e al papà Laurentiu. La sua piccola bara bianca, la più piccola tra tutte, è stato uno dei simboli del terremoto, anche sulla stampa internazionale. Ecco le parole dell'inviato dell'Ansa, il 10 aprile: "....Ma difficile, soprattutto, sarà dimenticare quella piccola bara bianca che apriva la prima fila a sinistra, davanti all'altare. Non c'é persona che non si sia fermata a guardarla: poco più di 50 centimetri, sistemata su quella della mamma e accanto a quella del papà. Dentro il corpo della più giovane vittima di questa tragedia: Antonio Ivan, rumeno, di appena cinque mesi, è un po' il simbolo di questa tragedia.

Sua mamma era venuta a partorire all'Aquila perché aveva problemi di salute e temeva di perdere il bambino. Tutti e tre sono state le uniche vittime del sisma nel comune di San Demetrio. Li veglia l'anziana nonna, rimasta sola, senza più parenti né casa."


Ma ecco la speranza
: il primo bimbo nato al Ground Zero- l'Aquila-è un bèbè romeno. E il fiocco azzurro sulla tenda non è solo un'occasione di festa solo per la famiglia, ma per tutti. Perché, oltre i titoli dei giornali e dei tg, la realtà è questa: viviamo in una società in cambiamento, sempre più multietnica, e le tragedie o i momenti felici, come questi due, ci uniscono, come esseri umani e senza nessuna distinzione.

Fonte: ANSA L'AQUILA, 24 APR - Ha 4 giorni e oggi e' stato portato per la prima volta nella sua tenda di piazza d'Armi, il primo nato dopo il terremoto. Il papa', 23 anni, originario della Romania, come la madre, 20 anni, e' da qualche anno all'Aquila. Fa l'operaio in una ditta edile di Poggio Picenze e ora e' in cassa integrazione. All'arrivo del bebe' grande festa al campo di piazza d'Armi. Nella tenda campeggia un grande fiocco azzurro.

Niciun comentariu: