Eccola Andreea Sutic,23 anni, ammazzata domenica, con un colpo di pistola alla testa, da due metri distanza, davanti al suo marito, Tiberiu, e al loro figlio di soli 4 anni. Poi è toccato a Tiberiu, 23 anni: il portafolio nella tasca ha deviato il proiettile a 5 cm dal cuore, dove era diretto. Salvo per miracolo, Tiberiu è riuscito con gli ultimi sforzi a guidare la macchina verso l'ospedale più vicino, dovè ha perso conoscenza. Questo è emmerso dall'inchiesta del quotidiano romeno Monitorul.
La stampa italiana ha parlato di ricatto, di sesso e di estorsione: "Estorsione a sfondo sessuale"!! Come se questo fosse un MOTIVO o un MOVENTE che sminuisce o giustifica un tale crimine.
Nessuna parola sull'efferatezza del gesto, nessuna parola sullo scenario da vera esecuzione, nessuna parola sulla presenza di un bimbo di quattro anni che assiste al massacro dei suoi genitori.
E soprattutto, nessuna parola della DENUNCIA che Andreea aveva presentato ai carabinieri, per molestie sessuali e minacce di morte da parte del suo datore di lavoro. Avrebbe tentato di violentarla, all'interno della pizzeria dove lavorava, proprio il suo datore di lavoro. Ha detto tutto alla polizia, ma non c'erano testimoni. Quindi, solo un avvertimento per l'accusato. Se esiste una denuncia di tentato STUPRO, come può esistere un ricatto?
Andreea non vedrà più il suo bimbo, ormai i medici hanno dichiarato la morte cerebrale. Il suo unico errore: quello di aver denunciato un tentativo di stupro...Presentato come un tentativo di ricatto. IO DA DONNA E DA GIORNALISTA, NON HO PAROLE.
Un comentariu:
mio dio che schifo ,come possono i giornalisti sorvolare i dettagli senza raccontare la storia esattamente .Se succedeva al contrario era guerra aperta ai romeni ,con tanto di resoconti servizi ed approfondimenti!
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