sâmbătă, martie 21, 2009

La presunzione di colpevolezza

Ormai è fatta. Nell'immaginario collettivo, ROMENO è diventato sinonimo di "possibile delinquente".

Guardate questa "lettera aperta al popolo romeno", pubblicata dal Messaggero:

"Vorrei che per un momento solo vi mettiate nei nostri panni per capire la nostra attuale situazione emotiva: c'è stata un'escalation di stupri e violenze, compiute si anche da italiani, ma converrete che negli ultimi anni molti elementi della vostra nazionalità si sono macchiati di reati atroci, io sinceramente non conosco a fondo la vostra cultura, ma qui in Italia la violenza sessuale è un reato infamante, anche tra la stessa criminalità locale, infatti, nelle carceri si rischia il linciaggio per certi comportamenti.

Io spero tanto nel lieto fine ma ho paura che con l'aggravarsi della crisi economica e del malcontento popolare, il popolo rumeno potrebbe finire (come già successo) nel mirino di squadristi organizzati.

Iniziate collaborando attivamente con la giustizia e isolate i cattivi elementi presenti tra la vostra gente, ricordate inoltre che qui in Italia siete ospiti e i vincoli europei non saranno per sempre il vostro ombrello salvavita."

Fabrizio Vinci

(20 marzo 2009)

Le parole sembrano piene di ragionevolezza e appello a pacifica convivenza?

Ecco invece come ho "tradotto" io questa lettera:

"Vorrei che per un momento solo vi mettiate nei nostri panni per capire la nostra attuale situazione emotiva": MINACCIA: Vi voglio fare capire che abbiamo una grande rabbia contro voi, romeni.

C'è stata un'escalation di stupri e violenze, compiute si anche da italiani, ma converrete che nell'ultimo anni molti elementi della vostra nazionalità si sono macchiati di reati atroci": RAZZISMO: "Anche se alcuni italiani hanno commesso stupri e violenze, quei crimini commessi dai romeni sono più numerosi e più atroci"


"Io sinceramente non conosco a fondo la vostra cultura, ma qui in Italia la violenza sessuale è un reato infamante, anche tra la stessa criminalità locale, infatti, nelle carceri si rischia il linciaggio per certi comportamenti"- INSULTO: Non conosco la vostra cultura, ma sembra che siete un popolo poco civile, visto che per voi lo stupro non sembri un reato infamante come qui, da noi, campioni di civiltà.

"Io spero tanto nel lieto fine ma ho paura che con l'aggravarsi della crisi economica e del malcontento popolare, il popolo rumeno potrebbe finire (come già successo) nel mirino di squadristi organizzati"- MINACCIA: State attenti, perché già siete nel mirino, la gente avrebbe pure ragione a vendicarsi su tutti i voi

"Iniziate collaborando attivamente con la giustizia e isolate i cattivi elementi presenti tra la vostra gente, ricordate inoltre che qui in Italia siete ospiti e i vincoli europei non saranno per sempre il vostro ombrello salvavita"- MINACCIA: Siete tutti colpevoli, visto che non sapete denunciare e isolare i criminali, non meritate di essere cittadini europei, l'unico motivo per il quale non vi cacciamo è il fatto che siamo legati da vincoli europei.

Mi chiedo come mai si continua a dare spazio su quotidiani nazionali a questo tipo di messaggi nemmeno troppo subliminali. E mi chiedo perché NESSUNO SEMBRA DI ACCORGERSI che cresce il clima d’intolleranza verso i romeni, che s’incoraggia il diffondersi di certi stereotipi.

APPROFFONDIMENTI:

Messaggio subliminale (dal latino sub, sotto, e limen, soglia, in riferimento al confine del pensiero conscio) è un termine mutuato dal linguaggio della pubblicità ma che - in psicologia - si riferisce ad un'informazione che il cervello di una persona assimilerebbe a livello inconscio. Può essere trasmesso attraverso scritte, suoni o immagini che trattano un qualsiasi argomento che nasconde al suo interno - come in un codice cifrato - ulteriori frasi o immagini avulse dal contesto iniziale che rimarrebbero inconsapevolmente nella memoria dell'osservatore.

Ed ecco la risposta dell'autore della lettera, sul forum del Messaggero:

Al fine di chiarire qualunque malinteso, non c'era nessun messaggio subliminale nel mio post pubblicato nella home-page Messaggero il 20 Marzo scorso: "Lettera aperta al popolo Rumeno", come invece sostenuto dalla giornalista Miruna Cajvaneanu nel suo blog "Italo Romeno". Il mio articolo scattava semplicemente una fotografia degli umori del popolo italico; è palese che se nei media italiani vengono messe in particolare risalto le malefatte compiute da Rumeni, è una conseguenza che alcune "bestie" nostrane compiano atti di xenofobia che io condanno senza mezzi termini.

Sono amareggiato ma le statistiche mettono comunque in luce dalla Romania arrivano parecchi "giovani esuberanti": questo è un dato su cui le nostre comunità devono confrontarsi senza stereotipi. Analizzare insieme la radice del problema e non difendersi ad oltranza e gridare "al razzista", suona più questo come un messaggio subliminale.

Fabrizio Vinci, messina@canada.com

http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=51453&sez=HOME_MAIL

http://miruna7.blogspot.com/2009/03/la-presunzione-di-colpevolezza.html
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Non c'era un messaggio subliminale, in fatti, avevo ....sopravalutato la lettera.

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