Dichiarazione di Andrea Ronchi a Bucarest (TG5)
Dichiarazione del ministro Andrea Ronchi (politiche comunitarie) a Bucarest:
"...Sulla tragica vicenda di Cafarrella pesa il silenzio di Bucarest: Ronchi dichiara: "personalmente, ma non da ministro, ma da cittadino, mi sarei aspettato ad un gesto di solidarietà, ma non ai governi, ma a quella povera ragazza e alla sua famiglia"
Ecco una foto pubblicata dal quotidano La Repubblica il 17 febbraio 2009: Andrea Ronchi insieme al teorico dell'apartheid, Jonghi Lavarini, Lavarini è uno dei fondatori del circolo neofascista "Cuore nero". QUI l'articolo completto.
E qui un video recente (gennaio 2009, alla serata di sostegno dello Stato di Israele e la comunità ebraica presente in Italia):
Ed ecco la reazione del PIR:
“In relazione alle dichiarazioni del ministro per le Politiche comunitarie Ronchi che in visita a Bucarest si aspettava scuse ufficiali o solidarietà del governo romeno per lo stupro della Caffarella a Roma, chiediamo al ministro se l'Italia abbia porto scuse ufficiali al governo Tunisino per l'efferato omicidio del cittadino tunisino di anni 3 Youssef Marzouk ad opera di due assassini Italiani, oppure per il pedofilo italiano di Iasi e se siano state poste scuse ufficiali dal governo italiano al cittadino romeno Carol Racz posto per oltre un mese alla gogna mediatica ed additato al pubblico disprezzo "riabilitato" soltanto da Bruno Vespa”.
Il Partito poi aggiunge: “Sarebbe anche bene sapere se il Ministro Ronchi abbia chiesto scusa al Governo romeno per la presenza accertata dall'Interpol in Romania di 232 pregiudicati italiani appartenenti a gruppi delinquenziali come mafia, ndrangheta e camorra. O forse per il Ministro Ronchi c’è solo una razza che merita le scuse, quella che si ritiene superiore alle altre?”.
“Basta con la demagogia – conclude la nota del Pir - , nella patria della mafia della camorra e della ndrangheta dovremmo stare a chiedere scusa ogni minuto a tutto il mondo se l'idea del Ministro Ronchi avesse una qualche minima logica e fondamento, cosa che non è”.
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