Belluno, 4 feb. (Apcom) - Un 65enne di Stefano di Cadore, in provincia di Belluno, si trova agli arresti domiciliari perché accusato di violenza sessuale e minaccia grave ai danni di una donna di nazionalità romena di 28 anni, non residente in questa provincia.
MESI DI INDAGINI!
Il provvedimento di custodia cautelare risale al 2 febbraio scorso quando i Carabinieri della Stazione di Santo Stefano di Cadore e della Compagnia di Cortina d'Ampezzo hanno notificato un'ordinanza di applicazione della misura degli arresti domiciliari a carico dell'uomo.
Le indagini sono partite solo prima dell'estate, dopo la sofferta segnalazione della donna raccolta dai Carabinieri, che ha denunciato di essere stata attirata nella casa dell'uomo con alcune scuse, poi violentemente spogliata e sottoposta a reiterati episodi di violenza sessuale, il tutto sotto la minaccia di un'accetta da legna.
A questa grave segnalazione sono seguiti molti accertamenti ed investigazioni, coordinate dal Pm della Procura di Belluno, Roberta Gallego, che ha fatto chiarezza sugli eventi ed ha provveduto a raccogliere le prove necessarie ad incastrare il presunto responsabile, anche ascoltando alcune testimonianze.
Lo scorso novembre è stata disposta la perquisizione a casa dell'indagato condotta dai Carabinieri della Stazione di Santo Stefano e del Nucleo Operativo e Radiomobile di Cortina, che ha consentito di chiudere il cerchio sui sospetti fino ad allora raccolti: la casa dell'indagato, e specialmente la sua camera da letto, era esattamente corrispondente alle precise descrizioni della vittima.
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