Accademia di Romania- Antonio Ricci (Caritas- MIgrantes) presenta il libro di Pietro Cingolani. Da sinistra a destra: Miruna Cajvaneanu, Antonio Ricci, Razvan Rusu, Pietro Cingolani.Per la photo gallery, clickate su: www.galati.org/cingolani
Accademia di Romania- Antonio Ricci (Caritas- MIgrantes) presenta il libro di Pietro Cingolani. Da sinistra a destra: Miruna Cajvaneanu, Antonio Ricci, Razvan Rusu, Pietro Cingolani.Silvio Berlusconi ha detto “No” a una futura società multietnica. Poche volte il premier si è sbilanciato così apertamente in una questione così delicata. In più, lo ha fatto in un momento in cui è convinto dell’ampio consenso da parte degli italiani, ma forse è meno convinto dell’appoggio del suo alleato politico, la Lega. Lo ha fatto a un mese dalle elezioni.
La reazione della Lega è stata quasi immediata: Calderoli, ministro in carica, si congratula con la presa di posizione del premier e gli offre, simbolicamente, la tessera padana. Il gesto è più che simbolico.
Eppure, pochi giorni fa, l’altro leader della coalizione Gianfranco Fini, ha ribadito la sua apertura verso “una società multietnica”, considerata da lui imminente. Si è spinto oltre e, rispondendo proprio a una mia domanda, ha affermato che l’Italia multietnica del futuro avrà esponenti delle minoranze nel Parlamento.
La divergenza- per non dire l’opposizione, almeno nelle dichiarazioni, c’è.
Anche se è presto fare delle previsioni elettorali, qualche semplice calcolo statistico, a portata di tutti, si può fare. Presto in Italia ci saranno centinaia di migliaia d’immigrati regolari, provenienti da un iniziale stato di clandestinità- situazione paradossale specifica all’Italia- che diventeranno cittadini italiani a tutti gli effetti. Il processo è già in atto, ma è ancora difficile da stimare la portata del fenomeno, soprattutto in seguito alla massiccia regolarizzazione dei romeni dopo l’1 gennaio 2007- data dell’adesione della Romania all’UE. Ottenere la cittadinanza italiana è un processo difficile, che dura più di due anni. E non tutti tra gli 800 000 romeni residenti sceglieranno di restare qui. Ma loro già possono votare per le amministrative e le europee, in qualità di cittadini europei. È vero, la coscienza elettorale è ancora scarsa, ma il potenziale c’è.
Alcuni politici italiani hanno già capito il potenziale elettorale dei romeni, e in genere dei “nuovi italiani”. Ovviamente, la maggior parte sono politici e partiti di sinistra.
Purtroppo – per loro- la maggior parte dei romeni (intorno al 60%) che vivono in Italia dichiarano di avere delle simpatie di destra (vedi la recente ricerca presentata a Milano).
Assistiamo quindi a una situazione paradossale: molti stranieri vogliono la destra, ma la destra non li vuole. Tra qualche anno, la situazione troverà un equilibrio: o gli stranieri cambieranno affinità politiche, spostandosi a sinistra o al centro, oppure la cambierà la destra in Italia. Un futuro leader della destra si potrebbe trovare davanti a una scelta: 600.000 voti di stranieri di destra contro 300.000 voti padani. In entrambi i casi, si assisterebbe probabilmente a un calo di consensi verso la Lega e/o a un rafforzamento del discorso estremista- condizionato però dalle istituzioni UE.
Tra alcuni anni, insomma, molto probabilmente, Berlusconi eviterà di esprimere giudizi così netti. Anche in campagna elettorale.
Miruna Cajvaneanu
Roma, 10 maggio 2009
Eccolo, il primo Homo Sapiens che ha vissuto in Europa, proveniente dall'Africa. L'antenato di tutti gli europei, secondo gli ultimi studi scientifici, ha vissuto nei Carpazi, l'attuale Romania, 35 000 anni fa.