marți, octombrie 06, 2009

Discriminazione alla Biblioteca Nazionale "Vittorio Emanuele" di Roma

Testo della diffida spedita oggi via Fax:

SPETT.LE
UFFICIO NAZIONALE
ANTIDISCRIMINAZIONI
RAZZIALI
LARGO CHIGI N.19
ROMA

VIA FAX
SPETT.LE
BIBLIOTECA NAZIONALE
SEGRETERIA DIREZIONE
VIALE CASTRO PRETORIO N.105
ROMA



OGGETTO : BIBLIOTECA NAZIONALE, DISCRIMINAZIONE CULTURALE

La presente per comunicare un grave episodio di disciminazione razziale avvenuto ieri presso la Biblioteca Nazionale di via Castro Pretorio n.105 dove è stato negato il diritto di poter usufruire del prestito di un libro alla giornalista romena Miruna Cajvaneanu, sulla base di un Regolamento interno della Biblioteca che è in difformità con la relativa legge,il DPR5 luglio 95 n.417.

Già è assurdo che si operino discriminazioni razziali per accedere ad alcuni servizi culturali che dovrebbero essere alla portata di tutti, ma che la Biblioteca Nazionale abbia un regolamento che prevede che il prestito dei libri possa essere fatto solo ai cittadini italiani in difformità al DPR n.417/95 che prevede che tali servizi possano essere forniti a tutti i cittadini residenti senza alcun accenno al requisito della nazionalità, rappresenta un abuso ed una vera discriminazione razziale.

Nella mia qualità di difensore della sig.ra Cajavaneanu nonché di Presidente del Partito dei Romeni d'Italia sono a chiedere l'immediata modifica del regolamento dellla Biblioteca Nazionale nella parte in cui riserva ai soli cittadini italiani e non a tutti i cittadini regolarmente residenti alcuni servizi come il prestito di libri.



Trascorsi sette giorni dalla ricezione della presente, in assenza di Loro positivo riscontro, mi riservo ogni azioni idonea a far cessare questa assurda discriminazione razziale verso cittadini regolarmente soggiornanti nel nostro paese, che pagano le tasse come gli altri, discriminazione ancora più odiosa perchè avviene sul piano culturale ed in totale difformità, fortunatamente, con quanto avviene nelle biblioteche comunali dove i cittadini stranieri regolarmente soggiornanti godono degli stessi diritti di tutti gli altri.

Mi riservo inoltre di rendere pubblica questa incresciosa situazione scaturente da un regolamento della Biblioteca Nazionale che non è conforme al DPR n.417/95.

Avv. Giancarlo Germani

5 comentarii:

Marius spunea...

Signor Germani, italienii nu sunt o rasă. Şi nici românii. În opinia mea, dvs. faceţi un deserviciu imens românilor prin folosirea expresiei "discriminare rasială". Formula corectă este "manifestare xenofobă".

Îmi pare rău, poate nu aţi observat.

Sau poate speraţi să nu observe nimeni diferenţa, ceea ce e cu totul altceva.

Anonim spunea...

Concordo con Marius, non sussiste differenza razziale ma casomai etnica.
Ciao
LUca

stefantalpalaru spunea...

The lawyer is in the details: rasism-xenofobie, romeno-rumeno, etc.

Violeta spunea...

Avv. Germani, una raccomadata, invece che un semplice fax???

Anonim spunea...

Marius,
Expresia discriminare rasiala vine de la anglo-saxonul "racial discrimination". In engleza race nu inseamna numai rasa ci si etnie. In acest caz este vorba de discriminare pe baze etnice si nu o manifestare xenofoba.
O manifestare xenofoba este sloganul " tutti romeni sono stupratori". In schimb refuzul lui Fastweb de a avea clienti de nationalitate romana este o dicriminare etnica