Elvetia/ Campanie la limita rasismului impotriva romanilor si italienilor

Update: Ieri, 28 septembrie, Consiliul de Stat din cantonul Ticino a condamnat campania "Balairatt", catalogata drept "ofensiva la adresa strainilor"amintind "contributia adusa de cetatenii straini la cresterea comunitatii, atat in domeniul economiei private (constructii, turism) cat si, spre exemplu, in domeniul asistentei sanitare"

Ticino, Elvetia

"Bogdan"- roman, fara domiciliu, fara un loc de munca- este unul din cei trei protagoniști ai unei noi campanii împotriva străinilor ce a demarat de curând în cantonul Ticino, informeaza portalul romanilor din Elvetia,

Un afiș înfățișând trei șoareci, un transfrontalier italian (Fabrizio), un avocat italian (Giulio) și hoțul român Bogdan (cu steagul Uniunii Europene, ce-i drept), înfruptându-se dintr-un cașcaval elvețian, a apărut în câteva zeci de locuri din Ticino.

Campania a generat reacţii de indignare, mai ales din partea sindicatelor locale, care au calificat-o drept "rasistă" şi "nazistă". La rândul său, guvernul regional din Ticino "se distanţează ferm de această campanie împotriva străinilor" şi aminteşte "rolul important al muncitorilor din construcţii, turism şi sănătate".

Nu se ştie deocamdată cine a comandat controversatele panouri. Filiala din Ticino a Uniunii Democratice de Centru, partid care a militat în trecut împotriva dreptului la liberă circulaţie pentru români şi bulgari, a negat că s-ar afla în spatele campaniei, dar şi-a manifestat aprecierea pentru controversata iniţiativă.

"Romani cu permis de sedere": Documentul emis de Primaria Romei

Confuzie grava la Biroul pentru Decor Urban al Primariei de la Roma.

Ieri biroul respectiv a emis un document unde se vorbeste despre 8 cetateni romani amendati de politie in cadrul unei operatiuni desfasurate intr-una din pietele capitalei, "Esquilino".

Comunicatul vorbeste despre "identificarea romanilor, care aveau un permis de sedere legal"- desi permisul de sedere este un document necesar doar imigrantilor din afara Uniunii Europene.

Iata documentul emis ieri, 11 septembrie:

Rimpatri, la Francia ha commesso "abuso di diritto"

Oggi la vicepresidente della Commissione Europea, Viviane Reding ha ricevuto a Bruxelles una delegazione romena guidata dal segretario di Stato Bogdan Aurescu. Il tema dell'incontro- le misure prese dalla Francia nelle ultime settimane.

La settimana scorsa, Valentin Mocanu, il capo di una delegazione romena a Parigi aveva dichiarato alla stampa francese che i rapporti tra i due stati sono tra i migliori possibili, "eccellenti da secoli" e che c''è "intesa" tra i due stati. Dopo quell'incontro, Eric Bessono (ministro per l'immigrazione" aveva affermato soddisfatto che "da parte della Romania, non c'è stato nessun rimprovero".

Oggi, dopo l'ncontro di Bruxelles, la posizione della Romania sembra cambiata. I rimproveri alla Francia ci sono, eccome, anche il tono è cambiato. Quasi sicuramente il cambiamento è dovuto alle discussioni con la vicepresidente della CE.

"Nessuno dei 500 cittadini romeni di origine rom rimpatriati dalla Francia non ha precedenti penali né in Francia né in Romania" ha affermato oggi il segretario di Stato romeno Bogdan Aurescu dopo una riunione la Bruxelles con la vicepresidente della Commissione Europea Viviane Reding.

"Quindi il discorso sulla sicurezza delle autorità francesi parte dalla supposizione che queste persone commetteranno dei reati in futuro, e ciò contraviene al rispetto del principio di presunzione d'innocenza"

"Abbiamo fatto presente alla Commissione che il fatto di imporre delle condizioni di tipo materiale, come avere un reddito minimo o un domicilio fisso per una permanenza sotto i tre mesi equivale ad un abuso di diritto ed è discriminatorio soprattuto per i cittadini dell'Europa centrale e dell'Est, che hanno un reddito minore. Non possiamo accettare una nuova cortina di ferro tra i stati della Vecchia e la nuova Europa, partendo da criteri censitari".

"La Francia non può allontanare questi cittadini senza rispettare la normativa 38/2004 e nessuno, nemmeno la Romania, può impedire loro di circolare liberamente, in quanto cittadini europei"